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La fontana di santa Maria venne realizzata a partire dal 1583 per la duplice finalità di decoro dell’omonima piazza e approvvigionamento idrico della parte del borgo lungo l’asse stradale per Fabrica di Roma.
CARBOGNANO, FONTANA DI SANTA MARIA
LA STORIA
La fontana di Santa Maria nasce nel contesto di riqualificazione urbanistico voluto da Lavina Della Rovere Orsini, subentrata nella gestione del castello a partire dal 1573 fino all’anno della sua morte (Roma, 26 luglio 1601). In questo periodo furono realizzati lavori rivolti al riassetto di chiese, alla costruzione di strade dentro e fuori il borgo, e saprattutto venne dato spazio ai luoghi di usocivico come piazze e fontane. é in questa ottica che nella contrada di santa Maria, la nuova fontana oltre a fornire miglior decoro della piazza antistante alla ‘omonima chiesa, poteva asservire ad una parte della popolazione collocata nella parte del borgo che conduceva alla strada per Fabbrica di Roma.
Dai Consigli comunali sappiamo che al 13 febbraio 1583 era già iniziata la realizzazione della fontana, ma la mancanza di denari non rendeva possibile la fine dei lavori. Nello stesso consiglio per colmare questa mancanza veniva data la soluzione di utilizzare dei denari che la stessa Comunità doveva riscuotere da FratinoDe Cesaris Frazzino : “Si propone.. secunda è cominciata la fonte et il mattonato di santa Maria et nell’un nell’altro se finisce, se non s’impone qualche data, anco qualche altro partito… supra la secunda non è tempo di buttar data, adesso alli pover’homini ma che ci sono/ c. 117r./ ma che ci sono delli denari da riscotere et spetialmente li denari che forono pagati a fratino cioè 69 scudi et altri ancora come in li libri, et che se riscotano per far quanto bisogna. 1° fratinoDe Cesaris Frazzino (rif.to c. 119v) 3 aprile 1583”.(ASCC, SAR 2/3 Atti Deliberativi – Lib. Cons. , 13 febraio 1583, cc. 116r. – 117r.). Da li a breve la fontana venne portata a compimento soddisfacendo la necessità della popolazione.
Pochi decenni più tardi (1616), ritoviamo al centro della scena la fontana di santa Maria quando si rese necessario interrompere il flusso dell’acqua per poter permettere dei lavori di ristrutturazione alle case della contrada che minacciavano rovina: “Messer Govanni Picciolotti che si ritrova qui in Carbognano ha visto li fondamenti che mancano alle case del castello alla fontanella de santa Maria et vole accomodarsi/ redurre l’acqua de detta fontanella nella piazza per servitio pubblico et lui vole fare tutta la spesa per la Comunità…”.(ASCC, SAR 2/8, Atti Deliberativi – Libri dei Consigli, 28 ottobre1616, cc. 118v. 119v.).
Nel 1628 viene testimoniato ancora grazie ai Consigli Comunali un’altro intervento sulla fontana, definendo nella proposta fatta in sede consiliare, l’azione utile al pubblico: “si propone alle SS. Vostre qualmente si è pensato far accomodare la strada de Santa Maria alli Pagliaricci et altri luoghi di necessità per utile del publico et accomodare anco la fontana che ha bisogno per far questo è lavoro di comprare un pò di calce però disporranno se vogliono se compri o no. “ Venne confermato l’intervento nello stesso consiglio, “che si proceda della calce per fare accomodare la strada et altri luoghi di necessetà (la fontana), et si provvederanno di tutto quello che fa bisogno”. (ASCC, SAR 2/11, Atti Deliberativi – Libri dei Consigli, 6 febbraio 1628, cc. 155v – 156r. ).
Quindi era la Comunità che provvedeva al sostentamento e alla manutenzione di questa come di tutte le altre fontne del borgo, aspetto chiaramente visibile anche attraverso la piccola epigrafe posta sul prospetto della fontana dove appare insieme al simbolo del Comune di Carbognano (tre spighe c inserite nello stemma coronato), la data A. D. MDCCCLII, a ricordo di un’aòtro degli interventi operati a spese della Comunit di Carbognnao
Ancoraoggi a distanza di quattro secoli di vita, la fontana comunale di santa Maria è posta a decoro della piazza e perfettamente funzionante.
DESCRIZIONE
La fontana si presenta nel suo semplice prospetto frontale caratterizzata da un’unica vasca rettangolare (misure: larghezza mt. 0,97; lunghezza mt. 2,39; altezza mt. 0,9), poggiata ad una parete composita chiusa al vertice da un timpano ad arco. Solo alcune parti della decorazione frontale sono intonacate, mentre il resto è caratterizzato a pietra viva con il tipico peperino viterbese. Subito al disopra della vasca rettangolare è posto a decoro una protome di volto maschile dalla cui bocca esce l’unica cannella della fontana. Sopra il volto un nastro forma un arco a sesto acuto, chiuso ai lati simmetricamente da terminazioni a volute. Nell’ordine superiore la parete si presenta con lo spazio completamente vuoto, arricchito da una piccola lastra marmorea che riporta inciso lo stemma del Comune di Carbognano (3 spighe e il blasone coronato), e la data: A. D. MDCCCLII, da riferire ad uno degli interventi di restauro fatti realizzare da parte della Comunità. Termina la decorazione in alto una lunetta, al cui interno si trova un clipeo con 5 lembi radiali curvilinei che partono dal centro e si aprono verso l’esterno.
Una curiosità: all’interno del castello, nel salone principale, sopra al grande finestrone, troviamo un tondo con la raffigurazione di un unicorno che beve nella fontana di Santa Maria.
BIBLIOGRAFIA
E. ABBATE, Guida della provincia di Roma – volumi I e II, a cura del Club Alpino Italiano,1894.
V. ARAMINI, Sicut Archivium inventum fuit”. Gli archivi ecclesiastici di Carbognano (Viterbo). Nuovo ordinamento ed inventariazione infomatizzata. Tesi di Laurea, Facoltà dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, a.a. 2005/2006.
R. CECCARELLI – O. TARTARINI, Carbognano, ieri, oggi e domani. 1940.
V. D’ARCANGELI, Carbognano in Tuscia Viterbese. Roma 1968.
R. INNOCENTI, Carbognano. Viterbo 2001.
F. MARTINELLI, Carbognano illustrato dal signor Fioravante Martinelli. Roma, 1694.
G. SILVESTRELLI, Città e castelli e terre della regione romana. Roma, 1940.
Fonti Inedite
Archivio Storico Comunale di Carbognano, Serie Antico Regime = ASCC, SAR Atti Deliberativi – Lib. Cons. SAR 2/3; 2/8: 2/11;